Vino e Pensiero: Tra Tempo e Percezione 

Cos’hanno in comune il vino e i pensieri? 

Entrambi sono figli di un processo, un viaggio che, a partire dalle percezioni, si trasforma in qualcosa di più complesso, stratificato, unico.

I pensieri non nascono dal nulla: sono come la vendemmia delle nostre esperienze, raccolte dal mondo attraverso i sensi. Le percezioni sensoriali sono l'uva su cui costruiamo il nostro processo di pensiero, la materia prima su cui modelliamo idee, intuizioni, sogni.

E come il vino, anche i pensieri migliori richiedono tempo. Sotto la superficie, mille variabili intervengono: la luce di un istante, un'emozione profonda, il calore di una memoria lontana, o un'ispirazione metafisica. Pensieri e vini: entrambi sono, a un tempo, uguali e irripetibilmente diversi. Pensate al Barolo, al Nebbiolo, al Barbaresco: la stessa varietà d’uva, eppure così diverse le bottiglie che ne nascono. Cambiano le tecniche, i terreni, i cieli che li hanno visti nascere, e così muta anche il gusto, il colore, l’essenza.

La diversità di pensiero, come quella enologica, è ricchezza pura, è una celebrazione della complessità. Io sono per la diversità, di idee e di vini… e tu?

Fabio Caratto

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